IL PLASTICO DELLE VALLI BERGAMASCHE
Grazie alla donazione dei soci Franco Bonomi ed Erli Pievani, è stato trasferito in sede il plastico delle Valli Bergamasche – la cui costruzione è iniziata nel 1996 - che ora è a disposizione del gruppo. Un'opera grandiosa, unica, che riproduce le nostre ormai scomparse ferrovie di Valle Brembana e di Valle Seriana. La fattura modellistica è di altissimo livello; sono stati riprodotti in modo fedele i piani di stazione e gli edifici, ricorrendo a vecchie fotografie e facendo rilevamenti sul posto, quando alcune strutture non erano ancora state abbattute. Grazie ad un impianto elettrico digitale, sul plastico è possibile effettuare l'esercizio realistico che caratterizzava il traffico ferroviario su queste linee. I rotabili, locomotori compresi, della FVB sono stati interamente autocostruiti, data la totale mancanza di modelli commerciali. Per le macchine FVS sono stati utilizzati modelli Rivarossi e Lima; i carri merci ed i vagoni passeggeri sono autocostruiti, così come la locomotiva a vapore FVS 30 "ROMA". Il plastico rappresenta alcune delle più importanti e pittoresche stazioni delle due ferrovie, raccordate da tratti di piena linea. Il tutto ricostruito il più possibile fedelmente alla realtà degli anni dal 1920 al 1960. Nel plastico sono state inserite anche le stazioni di Villa D'Almè e di S. Giovanni Bianco, recuperate dal vecchio plastico FVB di Franco Bonomi e Sergio Morzenti.
- Sinistra: Stazione di Bergamo : i marciapiedi ed il piano dei binari delle due ferrovie
( gli ultimi 4 binari a destra fanno parte della Ferrovia Valle Seriana – FVS; oggi ospitano il capolinea del Tram ).
Sullo sfondo a sinistra il deposito locomotive e le officine FVB; al centro il magazzino merci ed il piano caricatore
coperto FVS. A destra il deposito locomotive e le officine FVS.
- Sinistra: a Bergamo il piano caricatore coperto FVS.
- Fermata di Borgo Palazzo: è la prima che si incontra uscendo dalla stazione di Bergamo ed è
anche l'unica in comune tra FVB e FVS. Il ponte pedonale a sinistra è stato demolito qualche anno fa per permettere il
passaggio della linea tramviaria della TEB.
- Via S.Fermo: dopo Borgo Palazzo le due linee corrono parallele fino dopo il PL di via S. Fermo,
prima di separarsi verso le rispettive valli. Nelle vicinanze di via Bronzetti, fino agli anni '60 c'erano il gasometro e la
centrale del latte, qui schematicamente rappresentati.
- Albino: piano dei binari della stazione che, nel plastico, è la prima importante sulla linea FVS.
È presente anche l'edificio di stazione, tornato in uso, dopo intervento di manutenzione, come capolinea TEB. Il binario
in basso a destra rappresenta il raccordo con il cementificio al di là del Serio, e passava sul ponte misto ferroviario e stradale.
È l'unico modulo ancora da terminare nel paesaggio.
- Albino: due vedute della stazione con la cabina elettrica, il serbatoio dell'acqua e i gabinetti.
- Ponte Nossa: vista d'infilata della stazione con alle spalle gli edifici del centro abitato.
Da notare la differenza di dimensioni tra il fabbricato di stazione e gli altri edifici. Il tutto ripropone quasi esattamente
il paesaggio come era ai tempi della ferrovia. La stazione è stata demolita per fare posto alla fermata degli autobus che
servono l'alta valle. Gli altri edifici sono tutt'ora esistenti.
- Ponte Nossa: l'unica galleria della FVS arrivava direttamente nello stabilimento AMMI, dove
avveniva la trasformazione in piombo e zinco dei minerali provenienti dalle miniere della Valle del Riso.
- Sinistra: Due degli edifici che si trovavano adiacenti al piazzale esterno della stazione di
Ponte Nossa. La costruzione del modello è stata effettuata da Franco Bonomi utilizzando del Forex per l'edificio e stirene
Evergreen per le finestre. Sulla sinistra il piano caricatore scoperto della stazione.
- Ponte Nossa: la stazione costruita da Erli Pievani, da fotografie prese poco tempo prima che
la stessa fosse demolita, utilizzando del Polyplat e fascette da elettricista per le ante delle finestre.
- Clusone: il diorama della stazione di Clusone è stato aggiunto al plastico alla fine del 2011
in omaggio alla mostra del M.A.T. di Clusone per il centenario dell'apertura della tratta Ponte Nossa - Clusone. Qui un treno
passeggeri trainato dalla FVS 30 detta "Roma".
- Sinistra: L’ingresso in stazione di Villa d'Almè, prima importante stazione della FVB, col binario
lato Bergamo. Da notare l'’estremo realismo della scena, tradito solo dall'’interruzione del paesaggio a sinistra della foto.
- La fermata di Clanezzo: si trova sul modulo di raccordo tra Villa d'Almè e Brembilla-Grotte.
Al centro, la ferrovia; sopra, la strada provinciale della valle Brembana da cui si stacca il sentiero pedonale che raggiunge
la stazione e poi continua a scendere fino alla passerella sospesa sul fiume Brembo.
- Brembilla Grotte: vista d'insieme dei due moduli che ospitano i famosi “ ponti di Sedrina “
e la stazione di Brembilla–Grotte delle Meraviglie. Al centro il greto del fiume Brembo, il suo affluente torrente Brembilla
e i cinque ponti presenti in questo scorcio di paesaggio. L'ambientazione è fissata in un periodo che va dal 1920 ca. ai primi
anni '50, quando non erano ancora stati costruiti i due nuovi ponti stradali.
- Modulo di transizione tra le stazioni di Brembilla e S.Giovanni Bianco, realizzato da Sergio Morzenti.
- San Giovanni Bianco: viste d'insieme della stazione. Anche questo diorama faceva parte, come
Villa d’Almè,del vecchio FVB.
- Cornello dei Tasso: modulo di transizione tra le stazioni di S.Giovanni Bianco e Piazza
Brembana,opera di Roberto Longhi.
- Piazza Brembana: Vista del piano di stazione. In evidenza i pali ed i portali della
linea aerea sui quali, per una precisa scelta di praticità, non è stato steso il cavo di contatto.
Per l’armamento si è optato per un tipo "leggero", come d'altra parte era in realtà, usando binari flessibili ROCO cod. 83 e scambi PECO cod. 75. La palificazione della catenaria FVB (FVS non era una ferrovia elettrica) è realizzata in modi diversi a seconda del periodo storico di ambientazione: tipo F.S. a Bergamo e Piazza Brembana; con spezzoni di rotaia cod. 55, fungo contro piede, a Clanezzo e con pali di legno a Brembilla.
L’esercizio sul plastico è stato pensato rielaborando alcuni articoli della rivista americana "Model Railroader" instaurando un sistema di movimento carri che si avvicina molto alla realtà, con ca. 200 possibili itinerari.
- Destra: Veduta d’insieme delle stazioni FVB e FVS di Bergamo. Gli edifici delle due
stazioni si trovano ancora oggi ( non rappresentati ) al termine dei binari sullo sfondo. La parte di ferrovia FVB
( a destra nella foto ) ospita oggi il deposito degli autobus extraurbani, mentre la parte FVS è stata recuperata con
il capolinea della linea 1 del Tram.
- Destra: il magazzino merci FVB.
F.V.S.
- Destra: L’imponente edificio delle ex case popolari ricostruito da Erli Pievani. È stato
necessario realizzare più di 80 finestre e 21 portoni e vetrine ad arco. Il tetto, come tutti gli altri, è fatto con strisce
di cartoncino ondulato incollate una sull'altra. In primo piano il quadro sinottico della stazione, dove sono indicate le
utenze per la simulazione del traffico merci dell'impianto.
F.V.B.
- Destra: Vista panoramica della stazione di Villa d'Almè.
Su questo modulo ( in verità su tutto il vecchio plastico FVB ) le rotaie sono posate a mano e gli scambi e la linea aerea sono
interamente autocostruiti.
- Al centro:l'edificio di stazione di Piazza Brembana con il magazzino merci ed il piano caricatore.
- A seguire: i locomotori FVB 2 e FVB 3 in attesa della partenza, il "coccodrillo" FVB 11 in ingresso
in stazione con carri merci e lo stesso in manovra dei carri. Tutti i locomotori sono stati interamente autocostruiti da Franco
Bonomi; FVB 11 è stato poi ricostruito da Beppe Ravasio.