IL PLASTICO FERROVIE ITALIANE
Dopo più di vent'anni di onorato esercizio, il vecchio plastico sociale era ridotto in condizioni tali da non poter più sopportare i trasporti necessari per essere esposto al pubblico. Per questo è stato parzialmente montato nella sede del GFO, mentre il suo posto è stato preso dal nuovo plastico modulare. Il plastico ha subito due sostanziali modifiche: la prima, nel 2008, in occasione del trasferimento in sede del grande plastico delle valli (FVB – FVS), eliminando i moduli più malandati e trasformandolo in un impianto lineare, lungo più di 11 metri. In un primo tempo sono stati riutilizzati, con pochissime modifiche, la stazione di Borghetto, il tratto di piena linea con i cambi di dislivello ed il modulo con i due cappi di ritorno, con la curva in salita di raccordo tra la linea anteriore e posteriore. Con la seconda trasformazione nel 2018, dimezzando la lunghezza utile dei binari, sono stati eliminati i sali/scendi ed al loro posto sono stati inseriti, in maniera permanente, due gruppi di moduli del plastico modulare con misure fuori standard 60x120 cm. Nota importante, il sistema di controllo è stato aggiornato ed ora prevede la possibilità di disporre, come alternativa, sia dell'alimentazione analogica che di quella digitale.
I due moduli innestati di Franco Bonomi, che formano un unico diorama, sono liberamente ispirati alla riviera Ligure. Da notare il grande realismo scenico che Franco riesce a dare alle sue ambientazioni, con tutti gli arredi, edifici compresi, assolutamente autocostruiti.
Il secondo diorama, anch'esso formato da due moduli, è stato costruito da Erli Pievani. Rappresenta una fermata secondaria con un raddoppio di binario raccordato ad una segheria. È presente anche un deposito per la locomotiva di manovra al servizio dell’azienda. I due moduli erano stati costruiti per essere integrati nella zona FS del plastico delle Valli Bergamasche, quando non era ancora stato spostato nella sede del G.F.O.
Particolare dell'edificio della vecchia stazione di Borghetto (nome di fantasia) nella foto a sinistra, sostituito dal nuovo edificio nella foto a destra.
Uscita dalla stazione di un convoglio passeggeri al traino di una E402 nella foto a sinistra e particolare di una chiesetta sormontante un orto a gradoni,
paesaggio tipico della riviera ligure nella foto a destra.
Ingresso dello scalo merci nella foto a sinistra e panoramica dello scalo con un convoglio merci in uscita nella foto a destra.
Particolari del primo cappio; nella prima, seconda e terza foto, sotto il viadotto ferroviario, c'è la strada che ora sostituisce il vecchio cappio dopo la modifica del 2018.
La locomotiva in transito è una E412 al traino di un convoglio merci, già visto all'uscita dello scalo merci sopra.
Particolare della riproduzione dei silos della ditta "Calcestruzzi Corbusier", posti in corrispondenza dell'altro cappio. Il convoglio in transito è il passeggeri
con al traino la E402.
Altri particolari del percorso con un castello affiancato alla E402 in transito ed il superamento di un fiume con una E444 in transito sul ponte.
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